In Italia 7 milioni di “quasi” poveri

ROMA – Non possono riscaldare le proprie case, faticano a permettersi un pranzo a base di carne, devono rinunciare all’acquisto di beni durevoli come un’automobile o una lavatrice. Sono quasi sette milioni in Italia le persone che soffrono di gravi privazioni materiali, di più che in qualsiasi altro stato europeo. È quanto emerge dai dati diffusi oggi da Eurostat,secondo cui nel 2015, a trovarsi in questa condizione sono stati in tutto 41 milioni di cittadini europei e cioè l’8,2% della popolazione. Una percentuale che rimane elevata, ma fa comunque registrare un miglioramento rispetto al 2014, quando le persone sottoposte a gravi privazioni materiali erano il 9% della popolazione. Il calo continua ormai da diversi anni, dopo il picco raggiunto nel 2012, quando a dovere rinunciare a una serie di beni considerati utili o indispensabili per condurre uno stile di vita adeguato, era il 9,9% della popolazione, cioè quasi un cittadino europeo su dieci.

Analizzando la situazione sul lungo periodo le cose sono in miglioramento anche in Italia, dove la percentuale di persone che affrontano gravi privazioni economiche è gradualmente scesa dal 14,5% del 2012 fino all’11,5% del 2015. A livello di percentuali, in Europa c’è chi fa ben di peggio di noi: in Bulgaria si trova in questa condizione il 34,2% dei cittadini, in Romania il 24,6%, in Grecia il 22,2%, in Ungheria il 19,4%, in Lettonia il 16,4%. Il nostro, però, è l’unico tra i grandi paesi ad avere una percentuale così elevata di persone sottoposte a privazioni gravi: in Francia sono meno della metà (il 4,5%), in Germania, dove i dati si fermano al 2014, anche (5%), in Spagna il problema riguarda il 6,2% della popolazione e nel Regno Unito il 6,1%. Traducendo dunque le percentuali in cittadini in carne e ossa, le persone in difficoltà nel nostro paese risultano di più che in tutti gli altri Stati europei. In Italia soffrono di gravi privazioni materiali 6miloni e 982mila cittadini. Segue, ben distaccata, la Romania con oltre 4milioni e 800mila cittadini in queste condizioni.

Le famiglie più toccate dal problema sono, secondo Eurostat, quelle con figli a carico. L’8,3% delle famiglie con bambini soffre di privazioni materiali gravi, contro il 6% di quelle che non ne hanno. La differenza è ancora più marcata quando si parla di genitori single: il 17,3% delle famiglie monoparentali deve rinunciare a molti beni materiali, contro l’11% degli adulti single senza figli. (Agenzia Redattore Sociale)

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