Gratteri: “I figli di Ndrangheta? Colti, laureati e impiegati nella PA”

La salute della ‘ndrangheta al Nord e’ “buona”, una presenza che “si manifesta in modi diversi”. “Prima sparava di piu'”, “oggi le famiglie si dedicano di piu’ agli affari, fanno investimenti. Comprano e vendono alberghi, ristoranti, negozi. Si dedicano al riciclaggio dei profitti del narcotraffico”. E’ l’analisi di Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, intervistato dalla Stampa.

“Sono i detentori della vendita all’ingrosso. Il dettaglio lo lasciano ai nigeriani e ad altri. La ‘ndrangheta ha quasi il monopolio. Da decenni vende cocaina a Cosa Nostra e alla Camorra. Da sempre i grandi importatori di cocaina sono gli ‘ndranghetisti della zona ionica e della fascia tirrenica”, spiega.

“Nel mondo dell’edilizia le ‘ndrine sono sempre state molto presenti: offrendo manodopera a basso costo, garantendo lo smaltimento dei rifiuti, rifornendo cemento depotenziato. Gli imprenditori del Nord che si sono adeguati, oggi non possono dire di non sapere o di non aver capito. Spiego: se per anni i tuoi fornitori ti offrono un materiale a 100 e i nuovi arrivati te lo danno a 60, c’e’ qualcosa che non va. E’ evidente”.

“I nuovi ‘partner’ in genere entrano in societa’ con quote di minoranza, poi finiscono per comandare, per prendere in mano l’azienda”. Le giovani leve? “I figli di ‘ndrangheta sono colti, laureati, fanno gli avvocati, i medici, gli ingegneri. Sono nella pubblica amministrazione. Ma rispondono sempre alle stesse regole. A quel metodo mafioso che non possono rinnegare”.(ANSA)