Giornata disabilità, Comitato 16 novembre: “Niente da festeggiare”

ROMA – Un messaggio chiaro e una presa di posizione dura, per dire che non c’è niente da festeggiare: Salvatore Usala ricorre al suo comunicatore oculare per far conoscere la decisione del Comitato 16 novembre e la tecnologia di Youtube per diffonderla in un video: “non celebreremo la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, anche se grazie alla nostra lotta si è riusciti ad ottenere forse l’unico risultato positivo degli ultimi anni: il rifinanziamento del fondo nazionale per le non autosufficienze a 400 milioni di euro”. Proprio questo è infatti il nodo critico: nessun altro risultato è stato raggiunto, per garantire i diritti delle persone con gravi disabilità in Italia: soprattutto, non ha ancora visto la luce quel Piano nazionale che il Comitato chiede da anni e che solo potrebbe garantire un impiego razionale, equo ed efficace delle risorse.

“Noi vogliamo celebrare 365 giorni l’anno di diritti garantiti alle persone con disabilità – spiega ancora Usala – Per questo chiediamo al governo di mantenere la promessa fatta al mondo della disabilità di definire un Piano nazionale per le non autosufficienze entro l’anno 2015”. Per ora, invece, nulla di fatto. E il comitato invita a prenderne atto, alla vigilia della ricorrenza internazionale: “Ogni anno il governo celebra questo giorno ricordando l’importanza di garantire i diritti delle persone con disabilità, vantandosi delle poche cose fatte e promettendo grandi cose per il futuro. Sembra quasi che tutto vada bene o, peggio, che le cose che non vanno siano causate da eventi naturali. È ora di smetterla con questa ipocrisia, siamo stanchi di assistere a convegni e campagne di facciata senza affrontare seriamente i problemi che vivono ogni giorno le persone con disabilità, persone che stanno pagando sulla loro pelle i feroci tagli alle politiche sociali e agli enti locali dal 2008 a oggi”.

Più che celebrare, dunque, “la Giornata internazionale dovrebbe servire a riflettere sulle condizioni di vita delle persone e ad avanzare proposte serie di cambiamento per tornare ad essere un paese civile. Vogliamo – conclude Usala – che i diritti delle persone non autosufficienti siano esigibili su tutto il territorio nazionale, senza più disuguaglianze territoriali. Quando questa promessa sarà mantenuta, allora saremo i primi a celebrare la giornata insieme al governo e a tutte le persone con disabilità”.