Catania, gli Uffici Immigrazione della Polizia avranno una nuova sala d’attesa

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Un concorso d’idee, rivolto agli architetti under 35, per realizzare una struttura amovibile da destinare alla Questura di Catania, quale luogo d’attesa dei locali di viale Africa, dove sono attualmente allocati gli uffici aperti al pubblico della divisione di Polizia Amministrativa e dell’Immigrazione.

Un’idea che nasce dalla Rete catanese “Restiamo Umani -Incontriamoci” – che riunisce una ventina di associazioni territoriali che promuovono i valori dell’accoglienza e dell’inclusione sociale – poi accolta e promossa dall’Ordine degli Architetti di Catania e dall’Amministrazione comunale.

Presso gli uffici centrali della Polizia di Stato del capoluogo etneo, la firma del protocollo d’intesa tra il Questore di Catania Mario Della Cioppa – alla presenza del dirigente divisione Pasi (Polizia Amministrativa e Sociale e dell’ImmigrazioneLorena Paparo e del vicequestore Manuela Recca – e il presidente dell’Ordine degli Architetti Alessandro Amaro. Al tavolo anche l’assessore alla Cultura del Comune di Catania Barbara Mirabella, il presidente della Fondazione Architetti Veronica Leone e il consigliere e delegato CoGa Igor Nastasi.

Un progetto – che mira alla risoluzione di una problematica esistente e già al vaglio degli Uffici della Polizia di Stato – nato per un esigenza di civiltà e servizio al pubblico ancorata alla funzionalità che il valore culturale dell’architettura restituisce come strumento di valorizzazione del territorio, in grado di contribuire alla tutela e alla promozione del patrimonio architettonico, attraverso iniziative dal forte valore sociale.

Il bando (della durata di 60 giorni) verrà pubblicato a giorni sul sito dell’Ordine degli Architetti etnei per la selezione della migliore idea creativa, che possa rispondere in maniera funzionale alle esigenze dell’utenza, per la maggior parte immigrati (servizi igienici, posti a sedere, luogo ombreggiato per l’attesa). Il progetto, che verrà selezionato da una Commissione formata da tutti gli attori coinvolti, verrà poi finanziato attraverso una campagna di raccolta fondi, attraverso la piattaforma siciliana di crowdfunding Laboriusa.it. Secondo il cronoprogramma stilato questa mattina, entro Natale sarà possibile vedere realizzata quest’iniziativa sociale, che mette al centro le fasce deboli e che coinvolgerà tutta la città attraverso donazioni “dal basso”.