Banche del tempo, le Marche puntano a rilanciarle

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ANCONA – Rilanciare le “banche del tempo”, già presenti da anni nelle Marche per potenziare ancora di più il loro valore, nella logica dello scambio e non del semplice volontariato. A questo mira la proposta di legge presentata dai consiglieri Luca Marconi(Popolari Marche – Udc) ed Enzo Giancarli (Pd), discussa e approvata in commissione Sanità e politiche sociali. La banca del tempo è il luogo in cui desideri e disponibilità si incontrano: tutti i partecipanti condividono le loro esperienze e le loro conoscenze; l’unità di scambio è il tempo impiegato per effettuare le attività, secondo una valutazione paritetica delle risorse di ognuno.

“Esse promuovono l’uso del tempo per scopi di solidarietà sociale – spiegano i sottoscrittori – nella forma della reciprocità, favorendo una nuova qualità delle relazioni interpersonali nella comunità”. Istituite con legge regionale nel 2001, da allora molteplici sono state le iniziative avviate. “E’ necessario però – ha detto Marconi, relatore di maggioranza della proposta di legge – realizzare progetti condivisi di largo respiro e questo si può ottenere creando un coordinamento tra le varie realtà”. La relatrice di minoranza Marzia Malaigia (Lega Nord) ha espresso parere favorevole alla proposta di legge sottolineando tuttavia l’importanza di dare ad essa il giusto risalto e divulgazione: “Fondamentale informare i cittadini sull’attività delle banche del tempo anche attraverso la creazione di appositi tavoli”. La proposta di legge dovrà ora passare all’esame dell’assemblea.

All’ordine del giorno dei lavori della commissione anche alcuni incontri: in primis con il coordinatore della medicina di gruppo di Arcevia, dottor Gianfranco Spaccia, e la coordinatrice dell’ospedale di comunità di Arcevia, Catia Belardinelli, per riferire sull’esperienza di tale struttura. Successivamente con Geremia Medori, presidente del gruppo genitori centro “Oltre a…riveder le stelle”- associazione FA.NP.I.A. onlus, e Roberto Ansuini, coordinatore – sezione Marche – dell’associazione “Mi fido di te” onlus, in merito alla problematica dei disturbi del comportamento alimentare nelle Marche; ad essi ha fatto seguito il dottor Massimo Magi, coordinatore della medicina di gruppo di Castelfidardo, e Giuseppe Conti, coordinatore dell’ospedale di comunità di Castelfidardo, per riferire sull’esperienza di tale struttura. Infine, con il dottor Franco Rossi, coordinatore dell’équipe territoriale Amandola e responsabile team clinico Rsa Amandola e la dottoressa Noemi Raffaelli, referente area informatica équipe territoriale Amandola e componente team clinico Rsa Amandola, per riferire sull’esperienza della gestione della Rsa di Amandola.

“Incontri molto importanti per la commissione – ha sottolineato il presidente Fabrizio Volpini(Pd) – perché forniscono un quadro conoscitivo su esempi di buone pratiche in atto nel territorio, più che mai utili nell’ottica del percorso di riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Dopo la fase di ascolto, l’impegno, come commissione, è fare sopralluoghi in queste strutture con il supporto dei tecnici regionali”. La vice presidente Elena Leonardi (FdI), che ha già avviato personalmente un programma di visite in strutture socio-sanitarie della regione, ha ribadito l’importanza di questi sopralluoghi: “Riusciamo così a cogliere meglio la misura reale di quello che accade, benefici e criticità”.  (Redattore Sociale)