Aids, una ricerca per aumentare l’efficacia degli antiretrovirali in età pediatrica

ricercatore aids

FIRENZE – In occasione del 1 dicembre, giornata mondiale contro l’Aids, il Meyer, oltre a distribuire un nastro rosso ai suoi operatori, intensifica l’impegno nella lotta contro questa terribile malattia e per il miglioramento della qualità di vita dei bambini e degli adolescenti che vivono con l’infezione da HIV. In particolare dà il via a un progetto di ricerca che ha come obiettivo quello di aumentare l’efficacia dei farmaci antiretrovirali in età pediatrica.

Lo studio valuterà le concentrazioni plasmatiche di questi medicinali cercando di “personalizzarli”. Infatti, nei bambini i farmaci vengono talora assunti spezzando o frantumando le compresse per adulti così da adeguarle al peso del bambino. Alcuni farmaci assunti quotidianamente per contrastare la progressione del virus non sono infatti disponibili in formulazione pediatrica e l’unica possibilità per garantire ai più piccoli alcuni farmaci molto efficaci è rappresentata dal frazionamento della dose per adulti. L’opportunità di dosare il farmaco a livello plasmatico è garanzia di efficacia e di maggiore sicurezza di impiego per i bambini con infezione da HIV.

Quali sono le dimensioni del fenomeno? Al Registro italiano dal 1985 sono stati segnalati oltre 10.000 bambini con infezione da HIV o nati da madre HIV+. Attualmente in Italia sono seguiti oltre 700 bambini e adolescenti con infezione da HIV, con un’età media di 13 anni e oltre 500 bambini nati ogni anno da madri HIV+.