Londra: voleva combattere con il PKK contro l’ISIS, diciottenne condannata

LONDRA – Una diciottenne Britannica è stata condannata a 21 mesi di carcere per aver tentato di unirsi ai miliziani che combattono contro l’Isis in Siria.

Silhan Özçelik, di origini curde, vive a Nord di Londra. Nell’ottobre 2014 scappò di casa e prese un treno per Bruxelles. Ai familiari lasciò un biglietto e un video di 25 minuti nel quale annunciava di essere partita per entrar nella fila delle donne combattenti del PKK (Partito dei Lavoratori Kurdi, organizzazione politica e militare ritenuta illegale nel Regno Unito, nonostante si opponga ai terroristi dell’Isis) per combattere contro i miliziani del Califfato.

Nel suo messaggio alla famiglia, la ragazza diceva di voler diventare una ‘sposa delle montagne’ e di aver covato l’idea da diversi anni, dopo aver visto ‘Comrade Beritan’, film che racconta la vicenda di una donna del PKK che si uccise lanciandosi da un cliff, preferendo così la morte all’essere catturata. Nella stanza della giovane sono stati ritrovati poster e foto che ritraggono le guerrigliere del PKK e che richiamano gli slogan dell’organizzazione curda.

Durante il processo Silhan Özçelik si è difesa dicendo di essersi inventata tutto e di aver messo in atto una vera e propria messa in scena per poter scappare con un uomo di 28 anni di cui si era innamorata. Questo perché secondo la diciottenne, la famiglia avrebbe probabilmente accettato la sua fuga se motivata da ragioni ideologiche, mentre si sarebbe certamente opposta alla relazione. La ragazza voleva essere sicura che, nel caso in cui la storia d’amore non avesse funzionato, avrebbe potuto comunque tornare a casa ed essere accettata dalla famiglia.

Secondo l’accusa, nonostante nessun elemento possa provare che sia realmente partita per la Syria, la giovane voleva prendere parte ad atti terroristici.

Silhan Özçelik è la prima cittadini britannica ad essere stata condannata per aver tentata di unirsi ai combattenti del PKK. I genitori della diciottenne, un cuoco e un’operaia, hanno ricevuto asilo politico nel Regno Unito nel 1993.

 

Redazione