Jonny, don Scordio resta in carcere

CROTONE – Resta in carcere don Edoardo Scordio, il parroco di Isola di Capo Rizzuto arrestato nell’ambito dell’operazione Jonny della Procura antimafia di Catanzaro insieme ad altre 67 persone. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, davanti al quale il sacerdote era comparso il 22 giugno scorso, ha confermato la misura cautelare in carcere per uno dei principali indagati dell’inchiesta, che ha fatto luce su presunte ingerenze della cosca Arena nella gestione del centro d’accoglienza S.Anna di Isola di Capo Rizzuto.

Don Scordio, fondatore della  Misericordia di Isola Capo Rizzuto, che gestiva il Cara S.Anna, è accusato, tra l’altro, di associazione mafiosa per avere, insieme all’ex governatore della confraternita, Leonardo Sacco – anch’egli detenuto – dirottato ingenti somme di denaro in favore della “bacinella” della cosca.

Il prete, difeso dagli avvocati Tiziano e Mario Saporito, davanti al giudice del riesame si era detto estraneo ai fatti che gli vengono contestati rimarcando il suo impegno e quella della sua parrocchia nell’ambito del sociale a favore della comunità isolitana in 40 anni di servizio nella cittadina del crotonese. Gli stessi legali avevano evidenziato incongruenze e contraddizioni nelle dichiarazioni dei pentiti, che accusano don Scordio di far parte della criminalità organizzata.

Per leggere le motivazioni del giudice bisognerà attendere 45 giorni. (F.C.)

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