Jonny, Cittadinanzattiva: “Vicini alla comunità di Isola di Capo Rizzuto, chi ha sbagliato paghi”

Cittadinanzattiva . Assemblea Territoriale di Crotone – esprime vicinanza alla comunità di Isola di Capo Rizzuto, colpita profondamente dagli arresti eccellenti scaturiti dall’operazione Jonny, che ha portato in carcere 68 persone tra le quali il parroco del paese, don Edoardo Scordio e il governatore della locale Misericordia, Leonardo Sacco, vicini – secondo gli inquirenti – alla cosca Arena che avrebbe così messo le mani sulla gestione del centro di accoglienza per migranti di S. Anna. Di seguito la nota dell’associazione.

“Non si può fare di tutta l’erba un fascio!” .

Cittadinanzattiva, raccogliendo le voci di tanti cittadini di Isola Capo Rizzuto che non hanno gradito quanto espresso dalla stampa nazionale sui fatti  ultimamente accaduti sul loro  territorio, sente di esprimere  alcune valutazioni.

Non è giusto aggiungere al danno subito in termini di immagine, la beffa di generalizzare.

Una serie di azioni deprecabili sono stati compiute da persone ben identificate e, probabilmente,  altra gente, con il passare del tempo, subirà lo stesso trattamento, come di solito accade, quando all’apertura di un cratere ne sussegue una fuoriuscita di magma che si  sa da  dove proviene ma non si sa dove andrà a finire.

Ciò non ci deve esimere dal dover esprimere la nostra solidarietà a quella gran parte di cittadini di questo territorio che, ben incolpevoli ed estranei ai fatti avvenuti, oggi si sente omologata e condannata in contumacia di quanto accaduto.

Cittadinanzattiva non lo può consentire e, a tal riguardo, si schiera accanto a quei cittadini onesti, laboriosi e rispettosi delle regole che il vivere civile impone.

La maggior parte delle persone di questo paese ha sempre dimostrato attaccamento alla propria terra, adoperandosi sempre per fornire al di fuori dei suoi confini una bellissima immagine dei luoghi che lo circonda.

Tutti vogliono subito che la giustizia faccia il suo corso e che, nel più breve tempo possibile, i probabili colpevoli subiscano la pena che meritano, ma nello stesso tempo chiedono e vogliono che il danno d’immagine subito nei giorni scorsi da servizi televisivi e stampa, poco aderenti alla realtà, non vada oltre.

La verità venga restituita integra agli occhi di chi ha sempre identificato questo territorio come luogo turistico di grande valore per le sue bellezze paesaggistiche, per la sua storia, per la generosità della gente, per il suo splendido mare che da sempre ,e vogliamo anche per il futuro, continui ad essere meta prescelta per tanti turisti.