Da Isola di Capo Rizzuto a Cannes: “Io la sedia me la porto da casa”, al via la distribuzione del cortometraggio di Aurora Deiana

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Ispirato alla storia di una donna di origini calabresi, diretto e co-prodotto dalla figlia, calabrese anche lei, delle coste ioniche, riporta le atmosfere, i colori e i suoni: si tratta del cortometraggio Io la Sedia me la porto da Casa – I bring my Own chair, che sarà distribuito nei maggiori Festival di Cinema internazionali, quali il Festival di Cannes, Il Festival di Venezia, Il Roma Film Fest, Il Giffoni e molti altri. Infatti, grazie al supporto della Film Commission Calabria e alla collaborazione con la produzione calabrese Open Fields Productions, Aurora Deiana co-produttrice assieme alla Zone 6 Films, e regista e co-sceneggiatrice del cortometraggio, ha chiuso un accordo con la distribuzione Festivaliera Premiere Film che consentirà al progetto una distribuzione di livello internazionale.

“La sceneggiatura ‘Io la sedia me la porto da casa’ trae ispirazione da un racconto autobiografico pubblicato da Stefania Maiorano, mia madre, una scrittrice e artista, di origini calabresi – spiega Aurora – Stefania aveva una personalità istrionica, filantropa e pro-positiva. Scompare nel 2014 a seguito di un malore, le cui cause sono tuttora ancora sconosciute. Questo film è dedicato alla sua memoria e a tutte le persone nella sua stessa condizione che, nonostante le complicazioni dovute al nostro assetto sociale, conducono una vita piena e felice.”

Attrice, regista e produttrice, Aurora Deiana nasce a Crotone in Calabria e si avvicina al mondo dell’arte durante l’infanzia, recitando e ballando in un gruppo di tradizioni popolari calabresi. Raggiunta la maggiore età si trasferisce a Roma, dove inizia la sua formazione da attrice. Nel 2009 si diploma all’ Accademia teatrale di Roma Sofia Amendolea con il massimo dei voti. Arricchisce il suo percorso formativo seguendo professionisti in Italia e all’estero, tra i quali: Giorgio Albertazzi, Fioretta Mari, Luca Ward, Rossela Izzo, Anna Strasberg e tanti altri. Al contempo lavora come organizzatrice di corsi di recitazione, corsi di regia e responsabile di comunicazione e pubbliche relazioni, affiancando diversi professionisti del settore tra i quali, Roberto Bigherati, Francesca De Sapio, Daniele Luchetti, Giovanni Veronesi, Sergio Rubini, Bernard Hiller, Franco Rina, Antonia Sautter. Dal 2016 inizia a lavorare come produttrice freelance e come regista, avendo l’opportunità di confrontarsi con realtà italiane ed estere. Al momento è impegnata nella scrittura e produzione di diversi progetti per il Cinema e per il Teatro, in collaborazione con società̀ di produzione nazionali ed internazionali.

“Girare nella propria terra, in Calabria, è stato emozionante e catartico – commenta Aurora – Portare alla vita questo racconto mi ha dotata di una motivazione inarrestabile, tanto più il pensiero di poter trasformare una esperienza personale in un qualcosa di universalmente riconoscibile. Essere riuscita a tenere le fila di questo progetto mi ha reso una donna orgogliosa di me stessa. Non avrei avuto modo di farcela se non grazie a tutto lo splendido Team di persone che mi ha seguito e supportato, dal cast artistico fino a tutti i collaboratori, che, come me, ci hanno creduto fino in fondo”.

Il cortometraggio Io la Sedia me la porto da Casa è stato girato interamente in Calabria, tra la provincia di Isola Capo Rizzuto e quella della città di Crotone. Nel cast Ornella Lorenzano, la protagonista femminile, attrice di origini calabresi e Gianni Alvino, coprotagonista, attore lucano. Anche la colonna sonora è firmata da un compositore calabrese, Marco Pupa, che con eleganza dona poeticità alle immagini. Un cameo è stato riservato all’attore Carlo Gallo, anch’egli calabrese. Una co-produzione italo – americana, quindi grazie alla co-produzione con la Zone 6 Films, produzione americana e all’associazione con la Open Fields Productions.

“Ringrazio di cuore la Calabria Film Commission – conclude Aurora Deiana- che ha dimostrato di apprezzare il mio modo di raccontare i luoghi in cui sono cresciuta, il mare e

le terre vulcaniche e argillose della meravigliosa costa Jonica calabrese. Vorrei raccontare qualcosa in più riguardo alla trama del film ma rischierei di rovinarvi il finale.” (Comunicato Stampa)