#CalabriaXIdomeni: dalla regione più povera d’Europa un aiuto ai profughi in fuga dalla guerra

Un bambino nel campo di Idomeni (foto da Facebook)

CROTONE – L’idea è partita da Morano Calabro.  Si è poi allargata verso Mormanno, Lungro, Palmi, Reggio Calabria e Catanzaro. E in poco tempo, la campagna #CalabriaXIdomeni ha contagiato l’intera regione.

Missione del gruppo di volontari calabresi è portare aiuto e conforto alle migliaia di profughi – in prevalenza di nazionalità siriana e gran parte dei quali bambini – accampati a Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.  Un angolo di mondo dove circa 12mila anime vivono sospese nel limbo dell’attesa. Un luogo che ha inghiottito il tempo e la speranza, che sta rubando sogni e normalità, e che ci restituisce solo dolore e sofferenza.  Una situazione drammatica, a due passi da casa nostra, nel cuore di una Europa sorda e inerme.

Ad aprile, una delegazione di volontari guidata da Enzo Infantino, Ciro Palomba, Franco Stabile, Natale Paonessa e Nicola Regina decide di partire. Il gruppo resta una settimana nel campo profughi, mentre Regina decide di restare a Idomeni. Con loro portano oltre 170 pacchi di aiuti umanitari, frutto della generosità del popolo calabrese, che distribuiscono alle famiglie. Il 5 maggio ritornano a Idomeni, questa volta i beni di prima necessità li comprano una volta arrivati, sempre grazie alla solidarietà della gente di Calabria. Ma il gruppo di volontari, che rientrerà domenica, nel campo sta offrendo anche supporto psicologico e si sta adoperando per aiutare molti profughi che vogliono ricongiungersi con i loro familiari ospitati in Germania.

Profughi in fila per mangiare nel campo di Idomeni (foto da Facebook)
Profughi in fila per mangiare nel campo di Idomeni (foto da Facebook)

A giugno, questi angeli calabresi torneranno nell’Inferno di Idomeni per una terza missione. Perché il loro obiettivo è dare continuità a un impegno che sentono doveroso nei confronti di quanti vivono la tragedia della fuga dalla guerra.

Nata inizialmente come progetto a se stante, l’iniziativa si è poi fusa con il progetto dall’associazione MEET Project di Catanzaro, molto legata ai temi dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti, che a sua volta stava organizzando una missione per il mese di agosto. Unendo le forze e le competenze i membri dei due gruppi hanno deciso di proseguire il cammino insieme al fine di dare una risposta più incisiva.

Per sostenere il progetto, si può partecipare alla campagna di raccolta fondi online sulla piattaforma di crowfunding Produzioni dal basso. I fondi raccolti serviranno a garantire nuove missioni, a creare informazione da e verso il campo per tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica, a portare al campo un numero maggiore di volontari qualificati e a consolidare il progetto mettendo a sistema il loro modello di intervento.

Francesca Caiazzo